“Through our eyes”, il progetto fotografico di Still I Rise in mostra ad Aosta

Sbarca ad Aosta la mostra fotografica “Through Our Eyes”: un progetto di forte impatto che sarà esposto dal 20 maggio al 17 giugno 2023 presso la Bocciofila del Quartiere Cogne.

L’inaugurazione è in programma per sabato 20 maggio ore 18.
Le foto raccontano da un punto di vista inedito il campo profughi dell’isola greca di Samos, i campi per sfollati interni del Nord-Ovest della Siria e la baraccopoli di Mathare a Nairobi.

Tutti gli scatti sono stati realizzati con macchine fotografiche usa e getta dai
giovanissimi studenti e studentesse delle scuole di Still I Rise, organizzazione non profit internazionale che garantisce istruzione e protezione a minori profughi e vulnerabili in diversi Paesi del mondo.

La mostra è stata organizzata grazie all’impegno del Gruppo Territoriale Valle d’Aosta di Still I Rise.

La mostra è visitabile durante gli orari di apertura della Bocciofila del Quartiere Cogne di Aosta (via G. Elter 28), dal martedì al sabato 8.30-12.00 e 15.30-20.00). L’ingresso è gratuito.

 

IL PROGETTO FOTOGRAFICO
“Through Our Eyes” è un progetto fotografico a lungo termine, partito nel 2019 e
tuttora in corso, che ha coinvolto 156 minori dai 9 ai 17 anni. I giovanissimi fotografi sono tutti studenti e studentesse delle scuole di emergenza e delle scuole internazionali di Still I Rise.

Il progetto ha finora toccato Samos, dove sorge uno degli hotspot delle isole greche, i campi per sfollati interni di Ad-Dana nel nord-ovest della Siria e lo slum di Mathare a Nairobi, in cui vivono circa 500 mila persone in condizioni di estrema povertà.

A tutti i 156 minori è stata data la possibilità di seguire un corso di fotografia condotto da Nicoletta Novara, ideatrice del progetto, nella scuola “Mazí” (Samos) e presso la “Still I Rise International School” (Nairobi), e dal fotografo siriano Mahmoud Faisal nella scuola “Ma’an” (Nord-Ovest della Siria). Al termine del corso è stata consegnata loro una macchina fotografica usa e getta con cui gli studenti hanno potuto raccontare la difficile condizione vissuta in prima persona.

L’obiettivo principale del progetto e il filo rosso che unisce questi luoghi del mondo, così diversi e lontani fra loro, è proprio quello di dare la possibilità a dei bambini di esprimersi tramite un linguaggio universale come la fotografia.

“Through Our Eyes” parla di migrazione, guerra e povertà come mai prima. Lo fa attraverso uno sguardo interno in cui il punto di vista del fotografo e i suoi sentimenti sono necessari per comprendere quello che sta accadendo. Con “Through Our Eyes” viene finalmente meno quella narrazione stereotipata e semplicistica che spesso crea ignoranza e paura.

Si parla spesso di “crisi umanitarie”, eppure per descriverle si utilizzano numeri, fatti e report. Sono crisi umanitarie perché al centro, ovvero quelli che ne pagano le conseguenze, ci sono persone.

Un passo, uno dei tanti, per cercare di capire anche quello che fa paura o tutte quelle situazioni che si ritengono lontane dalla propria realtà, è quello di guardare attraverso gli occhi di chi si trova a vivere situazioni estreme e profondamente ingiuste e cerca comunque di guadagnarsi il proprio domani un passo alla volta. Il progetto fotografico è diventato una mostra che, a oggi, ha raggiunto oltre 100 città tra Europa e Stati Uniti d’America.

Il primo capitolo di “Through Our Eyes”, quello relativo a Samos con le fotografie
scattate da minori residenti nel campo profughi dell’isola, è diventato il libro
“Attraverso i nostri occhi”, edito da Bur e uscito in tutte le librerie d’Italia il 3 novembre 2020. Il volume si apre con una favola scritta da Nicolò Govoni, Presidente e Direttore esecutivo di Still I Rise, e prosegue con una selezione degli scatti della mostra. Ogni fotografia è accompagnata da una nota scritta dagli stessi minori che ricordano il periodo passato sull’isola e raccontano dei propri sogni e speranze per il futuro.

Still I Rise apre scuole di emergenza e scuole internazionali per garantire un’educazione di alta qualità a bambini dimenticati da tutti. L’organizzazione opera attualmente in Europa, Medio-Oriente e continente Africano.

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(Pubblicato il 10-05-2023)