«A Saint-Martin-de-Corléans c’è stata l’accettazione di una cultura estranea, che poi si è radicata ed è riuscita a creare qualcosa, a svilupparlo. È una forma di rinascenza artistica, il risultato dell’apporto di persone che hanno scelto di muoversi in un altro territorio e lì hanno creato qualcosa di estremamente duraturo». (continua a leggere)